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L’AI Act è diventato legge: il provvedimento approvato dall’unione Europea il 13 marzo pone finalmente norme chiare e divieti in merito all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Immagine del redattore: marco donedamarco doneda

L’AI Act è diventato legge: il provvedimento approvato dall’unione Europea il 13 marzo (che entrerà in vigore ufficialmente entro giugno) pone finalmente norme chiare e divieti in merito all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.


Nell’atto si individuano 4 livelli di rischio ⚠


1- Rischio minimo: non prevede alcun obbligo legale

2- Rischio limitato: rientrano sistemi che implicano il rispetto di obblighi minimi come la trasparenza

3- Rischio accettabile: alcuni sistemi verranno vietati in UE, come quelli di polizia predittiva, social scoring, i sistemi di riconoscimento delle emozioni e biometrici

4- Alto rischio: tutte le applicazioni ad alto rischio verranno registrate in un database a disposizione degli utenti, tra queste ChatGpt, Gemini, Claude.


Le sanzioni per i trasgressori saranno severe, con multe fino a 35 milioni di euro: si tratta di un importantissimo passo avanti, ormai necessario, nella regolamentazione di una tecnologia sempre più diffusa e dirompente.



 
 
 

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